
Un’impresa è finanziariamente solida quanto maggiore è la frazione del capitale impiegato proveniente da “investitori pazienti”. Per “pazienti” si intendono gli investitori che non si aspettano benefici immediati, come gli azionisti, inoltre un’ azienda è solida quando riesce a resistere ad eventi sfavorevoli.
La solidità è intesa come la capacità dell’azienda di perdurare nel tempo, grazie alla sua adattabilità alle mutevoli condizioni interne ed esterne.
Dipende da due fattori:
1. una razionale correlazione fra fonti e impieghi (valutata attraverso gli indici di copertura delle immobilizzazioni);
2. un ragionevole grado di indipendenza dai terzi (valutato attraverso gli indici di patrimonializzazione).